SI POSSONO INSTALLARE I PANNELLI FOTOVOLTAICI, AD USO PRIVATO, IN CONDOMINIO?
Cominciamo col dire che ogni lavoro eseguito in un condominio non deve mai arrecare disturbo agli altri o, peggio, pregiudizio all’edificio. Premesso ciò, una delle domande più frequenti che ci si pone, abitando in un condominio, è se un singolo condòmino può mettere autonomamente il fotovoltaico ed eventualmente a quali condizioni.
Pannelli solari in condominio: cosa dice la legge?
L’articolo 1122 bis del codice civile stabilisce che “è consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato”.
È importante dire che quanto detto si può fare senza il bisogno di dover chiedere il permesso dell’assemblea, a meno che l’opera non comporti alcuna modifica delle parti comuni.
Fotovoltaico: quando serve il consenso assembleare?
Come abbiamo specificato, tutto cambia quando l’installazione dell’impianto fotovoltaico sulle parti comuni impatta o modifica notevolmente le stesse.
In questo caso l’interessato deve comunicare all’amministratore di condominio il contenuto specifico e le modalità di esecuzione dell’intervento.
A questo punto, convocata l’assemblea, questa, con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno 2/3 del valore dell’edificio, eventualmente può:
• imporre modalità alternative per eseguire i lavori;
• obbligare chi propone i lavori ad attenersi a determinate regole di cautela per non danneggiare l’edificio;
• stabilire una ripartizione del lastrico, del tetto o dell’altra parte comune su cui verranno installati i pannelli, così da non pregiudicare l’uso comune del bene. Ad esempio, l’assemblea può persino individuare la porzione specifica di tetto su cui i pannelli dovranno essere posati.
In quali casi si può opporre il condominio?
✔️Se viene fornita prova che la posa dei pannelli può ledere il decoro architettonico dell’edificio, comprometterne la stabilità o la sicurezza, l’assemblea può intervenire per fermare i lavori oppure ordinare lo smantellamento dell’impianto.
✔️Lo stesso principio vale se lo spazio occupato pregiudica il pari diritto degli altri condomini di fare altrettanto: bisognerà valutare l’occupazione dell’area comune in relazione ai millesimi di cui è titolare il condomino interessato.
L’art. 1102 stabilisce infatti che ciascun condomino può usare gli spazi comuni a patto che non ne modifichi la destinazione e non impedisca agli altri condomini di farne parimenti uso.
In breve, l’assemblea in generale non può opporsi immotivatamente al fotovoltaico, può solo imporre qualche norma riguardante la modalità della loro installazione.
Questo perché i pannelli solari in realtà non mutano la destinazione d’uso del bene comune e neanche lo snaturano: ad esempio, il tetto anche ricoperto di pannelli continua a espletare la sua funzione, che è quella di copertura del fabbricato.
Dunque, quale iter deve seguire chi vuole installare i pannelli solari, ad uso privato, in condominio?
🔺Se l’installazione dei pannelli non comporta alcuna modificazione, allora il condòmino non è tenuto nemmeno ad avvisare l’amministratore di condominio, questo perché l’eventuale parere negativo dell’assemblea è del tutto irrilevante!
🔺Se invece l’opera di posa necessita di lavori più invasivi, che andrebbero a modificare o snaturare la destinazione d’uso della parte comune, allora l’assemblea deve essere convocata. In tal caso, il condòmino interessato presenterà il progetto e gli altri condòmini potranno solo imporre come dovrà avvenire l’installazione, stabilire le possibili cautele da adottare, e decidere eventualmente anche il pagamento di una eventuale cauzione!
Attenzione!
Se il condòmino che vuole installare i pannelli ad uso personale non presenta il progetto all’assemblea, il condominio è legittimato a negarne l’autorizzazione. (Cass. sez. II civ., ord. 29 novembre 2017, n. 28628).