📌Il Bonus Elettrodomestici 2025: guida semplificata per non perdersi fra le sigle
Il Bonus Elettrodomestici è pensato per dare una mano nel momento in cui si vuole sostituire elettrodomestici obsoleti con modelli più efficienti. Ma come funziona, chi può usarlo, e quali “trappole” evitare? Vediamo insieme.
🔺 In cosa consiste il bonus
- Il bonus è un contributo diretto, non una detrazione fiscale: significa che lo sconto viene applicato subito, al momento dell’acquisto, anziché recuperato in dichiarazione.
- L’agevolazione è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, ma con un tetto massimo: 100 euro per la maggior parte dei casi.
- Tuttavia, per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 €, il limite massimo sale a 200 euro.
- Attenzione: il bonus è concesso per un solo acquisto per nucleo familiare.
- Le risorse a disposizione non sono infinite: il totale stanziato è nell’ordine di decine di milioni, e l’ordine temporale delle richieste conta.
🔺Quali elettrodomestici sono ammessi e condizioni da rispettare
L’incentivo riguarda elettrodomestici “di grande dimensione”, come:
- lavatrici
- lavastoviglie
- forni
- frigoriferi / congelatori
- asciugabiancheria / lavasciuga
- cappe da cucina
- piani cottura (conforme alle norme UE)
🔺Condizioni da non dimenticare:
- Deve esserci rottamazione dell’elettrodomestico sostituito (dello stesso tipo) con classe energetica inferiore. Il venditore ha l’onere di smaltirlo correttamente.
- Il nuovo elettrodomestico deve essere prodotto nell’Unione Europea.
- Non è cumulabile con altre agevolazioni per lo stesso bene (ovvero, non puoi chiedere lo stesso “pezzo” con due bonus).
- Lo sconto si concretizza come voucher che viene applicato in fattura dal venditore aderente.
🔺Quando parte (o è già partito) e come richiederlo
- L’applicazione del bonus è prevista da settembre 2025 in poi, dopo la pubblicazione del decreto attuativo.
- L’utente (acquirente) dovrà accedere a una piattaforma digitale e richiedere il voucher. (Attraverso un’apposita Piattaforma informatica gestita da PagoPA saranno acquisiti i dati degli utenti finali che manifestano l’interesse a partecipare all’iniziativa e, per essi, verrà accertato il possesso dei requisiti)
- Il venditore aderente applicherà lo sconto in fattura, e successivamente verrà rimborsato tramite la procedura amministrativa prevista.
- Chi richiede il bonus dovrà fornire i dati necessari, come l’ISEE (se rilevante) e la prova dello smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.
🔺 Cosa significa per i condomini (e per chi amministra)
Questo bonus è pensato per singole abitazioni, non necessariamente collegato a ristrutturazioni condominiali.
Quindi:
- Un condomino che vuole sostituire la propria lavatrice può usufruire del bonus, se rispetta i criteri sopra.
- Se il condominio acquista elettrodomestici per spazi comuni (lavanderia condominiale, locale portineria) nell’ambito di lavori, non è detto che il meccanismo del voucher si applichi alle parti comuni. In quel caso il bonus mobili / la detrazione fiscale per lavori potrebbero essere lo strumento più idoneo.
🔺 Consigli pratici per chi legge
- I fondi sono limitati e le domande verranno accettate in ordine cronologico. Affrettatevi!
- Prima di comprare, verificate che il venditore sia “abilitato” (ossia che accetti il voucher)
- Conservate con cura le ricevute, la documentazione di smaltimento e ogni certificato richiesto — sono elementi essenziali per eventuali controlli.
Se in condominio c’è interesse (anche collettivo) a sostituire apparecchi nelle parti comuni, chiedete consulenza: il voucher non sempre funziona “automaticamente” per le parti comuni.

